Le cinque cascate di Cerveteri
Un trekking nelle vicinanze di Roma che consente di immergersi dentro una natura selvaggia, ricca di corsi d’acqua e forre profonde, un percorso escursionistico che consente di poggiare gli scarponi sullo stesso terreno in cui diversi secoli fa, l’antica popolazione etrusca si aggirava operosa attraverso la vegetazione. Tra cascate, gole e piccoli e rinfrescanti ruscelli, intervallati qua e là da antiche costruzioni e ponti, un avventuroso percorso attraverso uno scrigno naturale di grande valore, circondati dalle testimonianze geologiche del passato turbolento del Lazio, tra le rocce ignee del vulcano Sabatino.
Vulcano Sabatino
Apparato vulcanico molto attivo a partire da 600 mila anni fa con eruzioni di tipo esplosivo, ha disseminato le aree circostanti di grandi quantità di rocce ignee, come ad esempio il tufo rosso.
Partiamo subito dalla piccola Cerveteri diretti verso l’inizio del nostro percorso, che ci porta in poco tempo ad attraversare un’ ampia prateria, tipica della campagna romana. Poco più avanti abbandoniamo il sentiero e ci inoltriamo nel fitto bosco di lecci, con gli alberi pronti ad offrirci riparo dal sole. L’ambiente intorno a noi inizia a cambiare, diventa meno familiare. La campagna romana, con gli arbusti cotti dal sole inizia a sostituirsi con boschi che gradualmente diventano sempre più selvaggi, sviluppandosi con caotica naturalezza. Arriviamo in prossimità dell’evocativo ponte degli austriaci, lo attraversiamo, iniziando a sentire in lontananza lo scrosciare dell’acqua. Attratti da questa rinfrescante sonorità ci dirigiamo verso di essa. Seguiamo il sentiero, mai impegnativo fino ad intravedere dall’alto la cascata di San Giuliano.
Cascata di San Giuliano
Si origina dal Fosso della Mola con un salto di circa 30 metri formando un piccolo e fresco laghetto all’interno della forra. Il torrente prosegue la sua corsa generando un’altra cascata, con un bacino idrico leggermente più grande.
E’ giunto il momento di scendere nella gola. Attraversiamo un antico ponte in rovina e ci concediamo un altro scorcio panoramico della cascata dall’alto. Procediamo attraverso il sentiero che gradualmente inizia a perdere quota fino ad arrivare in fondo alla forra. Da qui la nostra avventura diventa ancor più avvincente. Lungo il nostro percorso di rientro ci aspettano quattro cascate dalle acque cristalline, in mezzo ad un piccolo canyon di tufo e circondati da una florida vegetazione.
Scheda escursione
DETTAGLI TRACCIATO
Giro ad anello con rientro al punto di partenza.
VALUTAZIONE DIFFICOLTA’
Escursione facile, non presenta particolari difficoltà. Il fondo è di sottobosco con sassi e radici, si segnala anche una semplice ma ripida discesa per entrare nella forra. Si richiedono pantaloni lunghi.
Prenotazione
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