L’anello del Monte Rotonaria da Trisulti
Escursione tra i Monti Ernici che dalle vicinanze di Collepardo si dispiega ad anello attraverso la Selva d’Ecio, maestosa faggeta che abbraccia la vetta del Monte Rotonaria. Alle sue falde, dal 1204 l’antica Certosa di Trisulti si ritaglia uno spazio d’eccezione nel cuore della natura, sorgendo armonicamente in un paesaggio dal grande impatto scenico. Una salita fisicamente impegnativa lambisce il Monte Porca, fino a raggiungere l’ampio pianoro antistante la cima del Rotonaria, tra pascoli e i segni di un’antica costruzione circolare, e infine una magnifica vista.
Certosa di Trisulti
Fondata da Domenico di Sora nel 996, la Certosa visibile attualmente è stata ultimata nel 1204 per volere di Papa Innocenzo III e costruita nelle vicinanze degli antichi ruderi della passata costruzione.
Lasciamo alle nostre spalle l’antico monastero di Trisulti per gettarci tra le braccia della rigogliosa Selva d’Ecio e affrontare fin da subito la costante salita che ci separa dalla nostra meta. Il percorso ci porta a camminare tra faggi maestosi, alcuni dei quali dalla veneranda età e imponenti dimensioni. Una prima fermata, in prossimità del Monte Porca, la effettuiamo in un punto panoramico d’eccezione, quello rivolto verso la Certosa. Il suo inconfondibile tetto risalta in mezzo a un vaso oceano verde e la sua vista ci concede una pausa ristoratrice. Riprendiamo a salire, la faggeta sembra essere infinita, mai un momento in cui gli alberi si diradano; è un luogo magico, un tempio in onore di madre natura.
Monti Ernici
Sono il lato più selvaggio del Lazio, si estendono da est a ovest e sono il confine naturale con l’Abruzzo. Il Monte Passeggio è la montagna più alta. Tutt’ora questo territorio non è protetto da un parco naturale.
Qualche altro sforzo ci separa dall’ampio pianoro verde, proprio al di fuori del bosco. Un luogo che spezza il domino incontrastato dei faggi, che con il suo prato verde si appropria con prepotenza di un piccolo lembo di terra. I soffici steli d’erba sono una manna dal cielo per i nostri piedi e ci offrono un tappeto naturale dove riposare prima dell’ultima breve salita al Monte Rotonaria. La vista dalla cima è d’ampio respiro, alla nostra sinistra le principali vetta degli Ernici e davanti a noi lo skyline naturale dei Monti Lepini. A conclusione, riprendiamo il cammino e torniamo al punto di partenza attraverso la stretta e lunga valle ricompresa tra il Monte Rotonaria e il Monte la Monna.
Scheda escursione
DETTAGLI TRACCIATO
Giro ad anello con rientro al punto di partenza.
VALUTAZIONE DIFFICOLTA’
Escursione fisicamente impegnativa, si richiede un buon allenamento di resistenza. Il fondo è principalmente di sottobosco con sassi e radici, con alcuni brevi tratti su prato. In fase di rientro si segnala una lunga discesa su sentiero che richiede maggiore attenzione nella progressione e un’ultima salita di circa 160 metri di dislivello quando si potrebbe essere già affaticati.
Prenotazione
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