L’oro del Monte Midia
Nelle vicinanze del Parco dei Monti Simbruini, un verde mare si estende a perdita d’occhio. I faggi, che compongono una delle faggete più grandi d’Europa, crescono rigogliosi, offrendo riparo e nutrimento alla fauna locale e circondando completamente il Monte Midia che si eleva, come fosse un periscopio di un sottomarino, dalla intricata vegetazione. La sua sommità è completamente sgombra, ed offre la possibilità di perdersi nei colori della natura. Durante il periodo autunnale il giallo e il rosso tingono quasi ogni cosa, mentre in primavera il Midia è il luogo ideale per la diffusione rigogliosa di molte specie floreali. Questo scenario è ulteriormente arricchito dalla vicinanza di alcune delle cime più importanti del parco: il Monte Autore, il Traino e Tarinello, nonché il Cotento e il Viglio si stagliano massicci sull’orizzonte.
Marsia
Piccola località turistica e frazione di Tagalicozzo, un tempo era un importante polo sciistico. Da qualche anno tuttavia gli impianti sono stati chiusi per obsolescenza. Attualmente il complesso versa in uno stato di quasi abbandono.
Ancor prima di indossare gli scarponi, iniziamo a percepire una forte sensazione di pace e tranquillità, la stessa che si può avvertire subito dopo un forte temporale. Probabilmente questa percezione è legata alla storia della piccola Marsia: sviluppatasi negli anni Sessanta con il boom economico come località sciistica e turistica, oggi è ormai in stato di abbandono, condividendo il destino di altre località montane abruzzesi. Di quel passato restano solo alberghi, bar, villini mai finiti di costruire, stabilimenti sciistici, tutto fermo e chiuso da anni – e tuttavia sembra che il tempo non sia passato, che la seggiovia sia pronta a ripartire alla prossima stagione. Una testimonianza di un passato di intenso sfruttamento economico dell’area, che sta lasciando lentamente spazio al silenzio della natura e a un turismo di diverso tipo, sommesso.
Iniziamo il nostro percorso seguendo l’unico sentiero ben visibile, che passa sotto la seggiovia in attesa di essere smantellata. Ci inoltriamo sempre di più nella faggeta su un tappeto di morbide foglie, fino a fuoriuscire su un verdeggiante prato punteggiato da un unico solitario alberello. Da qui iniziano alcuni tratti di percorso fuoripista, che ci portano sempre di più all’interno del fitto bosco. Puntiamo verso l’alto per intercettare il poco visibile tracciato che ci condurrà alla croce di vetta del Monte Midia.
Monte Midia
Alto 1727 metri è situato nella parte abruzzese del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Dalla sua sommità è possibile godere di un bel panorama sulle principali vette dell’area protetta.
Arrivati in vetta ci fermiamo a riposare seduti sul soffice terreno totalmente sgombro di alberi o su qualche roccia calcarea. Recuperate le forze, riprendiamo a camminare seguendo l’orografia della cima fino ad arrivare al versante sud del Midia, punto più panoramico dell’intera escursione. Sotto di noi si apre la Valle della Dogana, con sullo sfondo una parte della catena degli Ernici.
Iniziamo la pendente discesa a valle, attraversando la verdeggiante pendice del Midia. Il tracciato è praticamente assente, si procede costeggiando il limitare del bosco, entrando ed uscendo dall’ombra dei faggi, fino ad arrivare a valle. Qui intercettiamo il largo e comodo sentiero sterrato che ci porta attraverso pascoli di mucche e cavalli ad aggirare il Monte Fao Rotondo per tornare al nostro punto di partenza.
Scheda escursione
DETTAGLI TRACCIATO
Giro ad anello con rientro al punto di partenza, sentieri assenti o poco visibili
VALUTAZIONE DIFFICOLTA’
Percorso che non presenta particolari difficoltà tecniche, gran parte si svolge su sentieri poco segnati o su fuoripista, quindi su terreni non battuti, ma comunque agevoli nella progressione. Il fondo è principalmente di sottobosco, con radici e sassi. In fase di rientro si segnala una pendenza negativa marcata che richiede attenzione nella discesa. Il dislivello è ben distribuito.
Prenotazione
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