L’abbazia di Piantangeli e i Templari della Tolfa
Escursione tra i Monti della Tolfa dove la vegetazione avviluppa i resti dell’Abbazia di Piantangeli d’epoca carolingia, nascosta all’interno del perimetro di un bosco di Cerri e punto di controllo della sottostante Valle del Mignone. La struttura a tre navate è ancora osservabile e richiama tempi remoti, quando il ricco ordine dei templari era diffuso in tutta Europa e sembra fosse legato per un periodo a Piantangeli, poco prima di andare incontro a una tragica fine. Questo luogo, però, ha ancora sorprese in serbo per gli escursionisti; territorio di confine tra il dominio delle città etrusche Cerveteri e Tarquinia, sorge un antico santuario di valico punto d’incontro tra queste due popolazioni.
Templari
Ordine religioso cavalleresco nato dopo la Prima Crociata con l’obiettivo di difendere i pellegrini europei in visita a Gerusalemme e la Terra Santa. Accusati di blasfemia da Filippo il Bello furono sciolti definitivamente nel 1312 a seguito di processi e gravi condanne.
Iniziamo il nostro percorso nel cuore dei Monti della Tolfa, un territorio caratterizzato da grascete e dolci colline verdeggianti. Il sentiero fin dai primi momenti è tracciato proprio in mezzo ai caratteristici panorami di questa parte dell’alto Lazio, dove la verde campagna si apre tutt’intorno intervallata da alcuni tratti boscosi di cerri. Il sentiero inizialmente si sviluppa in leggera discesa in mezzo alla boscaglia, fino a raggiungere li sentiero dei Monaci, che in passato veniva utilizzato dai Benedettini per trasportare l’acqua necessaria al sostentamento della comunità. Il sentiero ricalca qua e là un antico basolato e sale tra piccole rocce e radici.
Grasceta dei Cavallari
Santuario di valico d’origine etrusco-romano è stato frequentato fino al III secolo a.C. Dalle indagini archeologiche è emerso che qui fosse venerata una divinità salutare per la cura delle malattie, sono state infatti rinvenute offerte raffiguranti parti anatomiche.
Lasciata alle spalle la breve salita usciamo dal piccolo bosco che ci ha accompagnati fino a ora per ritrovarci davanti a un’ampia prateria propria della campagna laziale. Percorriamo l’ultimo tratto che ci separa dalla vetta del Monte Piantangeli, dove un lastrone di roccia, sgombro dalla vegetazione, si affaccia come un balcone sulla sottostate Valle del Mignone. Il Monte Soratte e un lembo brillante del lago di Bracciano fanno capolino dalle verdi colline, mentre una roccia che ricorda un utensile preistorico arricchiste il paesaggio. Torniamo sui nostri passi per andare a visitare i resti poco distanti dell’Abbazia prima chiudere l’anello e visitare il santuario di Grasceta dei Cavallari.
Scheda escursione
DETTAGLI TRACCIATO
Giro ad anello con rientro al punto di partenza.
VALUTAZIONE DIFFICOLTA’
Facile escursione per principianti con un minimo di allenamento, fondo ben battuto di sottobosco con sassi e radici e con la presenza di alcune parti più rocciose. Si segnala la possibile presenta di rovi ed erbacce sul percorso. Non ci sono particolari difficoltà tecniche.
Prenotazione
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