Il Monte Palanzana e i vulcani della Tuscia
Escursione nelle vicinanze di Viterbo tra i verdi Monti Cimini alla volta del Monte Palanzana, magnifico affaccio sul capoluogo della Tuscia che dall’alto chiazza il territorio campagnolo con i medievali palazzi storici. Un semplice percorso immerso nella natura, nell’area dove un tempo sorgevano antichi complessi vulcanici e dove oggi si estende la magnifica faggeta del Cimino, tra le più importanti del centro Italia, che abbraccia le pendici della piccola montagna.
Monti Cimini
I Monti Cimini, in provincia di Viterbo, sono costituiti dai resti della corona perimetrale di due sistemi vulcanici: il vulcano Cimino e il vulcano Vicano
L’atmosfera di placida quiete che ci accompagna mentre superiamo le stradine di campagne della Tuscia nasconde un turbolento passato magmatico, che si legge nel paesaggio di tufo e nelle caldere oggi riempite dai laghi. Il nostro percorso parte da un ameno spiazzo a bordo strada, attrezzato ad area picnic, dal quale ci addentriamo con un comodo e largo sentiero costeggiato da castagni e altri arbusti. Improvvisamente la vegetazione endemica lascia spazio a una schiera di improbabili abeti, evidentemente fuori dal loro clima ideale e piantati dall’uomo, che mal sopportano le afose estati del viterbese. Superato questo tratto, arriviamo finalmente sul percorso che serpeggia dolcemente tutto intorno alla base del Palanzana, costeggiato da ginestre, prugnoli e orchidee.
Viterbo, la città dei Papi
Situata alle pendici del Palanzana, Viterbo ha conosciuto il massimo splendore tra il XIII e il XVI secolo, quando ospitò oltre 40 papi insieme alle rispettive corti. Il tramonto dello Stato della Chiesa ha segnato anche la storia della città
La piacevole passeggiata campagnola si interrompe con una brusca svolta a destra, quando cominciamo la salita per la cima. Il nuovo sentiero, ricoperto di radici e felci, si aggrappa ripidamente alla roccia friabile lasciandoci senza fiato. La nostra fatica viene ripagata però in vetta, da dove distinguiamo Viterbo con la Cattedrale di San Lorenzo e il Palazzo dei Papi, la tranquilla distesa del lago di Bolsena, e se il tempo è sufficientemente sereno persino il Monte Amiata in Toscana. Dopo una pausa, ridiscendiamo dalla vetta per l’altro versante, leggermente meno ripido, da dove si scorge tra gli alberi il Monte Cimino, cima più alta dell’omonima catena, fino a riprendere il sentiero iniziale.
Scheda escursione
DETTAGLI TRACCIATO
Giro ad anello con rientro al punto di partenza.
VALUTAZIONE DIFFICOLTA’
Semplice escursione che non presenta difficoltà tecniche. Si sviluppa su sentieri con fondo di sottobosco, con sassi e radici, e alcune comode sterrate. Il dislivello si concentra nella gran parte sulla salita al Monte Palanzana che in alcuni punti risulta molto ripida e che viene facilitata dall’utilizzo di bastoncini da escursionismo.
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