Monte Torrecane e l’altopiano di Rascino
Escursione tra i Monti del Cicolano attraverso il vasto Altopiano di Rascino per raggiungere la vetta del Monte Torrecane che si innalza dolcemente al di sopra della verde Piana di Cornino. Un’immensa distesa di prato e spighe è il punto di partenza, tra greggi di pecore e cavalli che hanno livellato ad arte gli steli d’erba. Intorno all’altopiano una rigogliosa faggeta si insinua sui pendii delle montagne, mentre poco più in alto svetta il Monte Nuria, torre di guardia naturale di questo ameno e pacifico luogo, ancora protetto dalla scorza del legno.
Altopiano di Rascino
Incastonato tra le montagne a circa 1100 metri, questo altopiano è stato fin dall’antichità un luogo di attività agro-pastorali e terra di passaggio per le transumanze delle greggi.
La strada che ci porta all’altopiano sembra indietreggiare nel tempo, verso un’epoca scandita dal lento ruminare delle mucche e dal fumo dei casolari di campagna che si inanella nel cielo. Il percorso si sviluppa inizialmente lungo una comoda e pianeggiante sterrata, che gradualmente inizia a salire di quota. In poco tempo lasciamo alle nostre spalle il Rascino per raggiungere la piana di Cornino, una sorta di terrazzamento naturale più racchiuso e selvatico, bordeggiato da faggi e aceri e arricchito dall’omonimo laghetto.
Monti del Cicolano
Collocati in provincia di Rieti, sorgono proprio a ridosso del confine con l’Abruzzo e prendono il nome da un’area storica del Lazio che comprende anche la Valle del Salto e i Monti della Duchessa.
I casolari e le recinzioni che punteggiavano il paesaggio sottostante qui sono totalmente spariti, è un’area remota che ci allontana ancora di più dalla nostra realtà quotidiana. Iniziamo ad attraversare il pianoro e ci tuffiamo dentro la faggeta. Attraversiamo il bosco in quota, lungo la dorsale di congiunzione con il Monte Nuria, fino a raggiungere la nostra meta, il Monte Torrecane. Al nostro arrivo ci indica la vetta una pila di sassi accatastati senza molte pretese, difficile da scorgere tra gli arbusti. Alla nostra destra si apre però una tra le più belle viste sul Monte Terminillo, che sembra quasi dietro l’angolo, mentre a distanza svetta il re dell’Appennino, il Gran Sasso.
Scheda escursione
DETTAGLI TRACCIATO
Giro parzialmente ad anello con rientro al punto di partenza.
VALUTAZIONE DIFFICOLTA’
Escursione che non presenta particolari difficoltà tecniche, il percorso è in parte su comode sterrate e pianori erbosi, con passaggio nel sottobosco attraverso sentieri meno agevoli, con presenza di sassi e radici e la presenza di una breve e ripida discesa su pietraie in fase di rientro. Si richiede una discreta forma fisica.
Prenotazione
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