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Le Cholitas Escaladoras della Bolivia

Le Cholitas Escaladoras della Bolivia

Tempo di lettura: 4 minuti

Argentina, 14 gennaio 2019. Cinque donne boliviane indigene scalano per la prima volta i 6.962 m dell’Aconcagua, il tetto delle Americhe.

Un’impresa straordinaria, culmine di un sogno iniziato nel bel mezzo dell’altopiano andino, in Bolivia. Tanto più perché realizzato da donne aymara, triplamente discriminate perché donne, in un paese dove il machismo e la misoginia sono largamente diffusi, che si confrontano con un mondo, quello dell’alpinismo, ovunque ancora molto maschilista, ma anche perché indigene, che tutt’oggi vestono orgogliosamente i vestiti tradizionali: il cappello, diverso di zona in zona, che ricopre le lunghe trecce arricchite da fili colorati, la manta e la pollera, ampia gonna colorata a più strati. Si tratta di cholas, o cholitas, come vengono denominate, spesso con accezione discriminatoria, le donne che fanno parte di popolazioni indigene in America Latina e che conservano stili di vita tradizionali.

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Sono le mogli delle guide boliviane, che portano i turisti sulle vette della Cordigliera delle Ande, come l’Illimani, in aymara aquila dorata, che svetta sopra la capitale boliviana La Paz. Da sempre supportano i propri uomini nei lavori più duri, lavorando come cuoche nei campi sulle pendici delle montagne o come portatrici, trasportando carichi anche di 20-25 kg sulle proprie spalle, ma non erano mai state in precedenza protagoniste in prima persona di un’impresa alpinistica. Le cose cambiano nel 2015, quando una decina di cholitas raggiunge per la prima volta la vetta dell’Huayna Potosí, a nord di La Paz, rigorosamente indossando gli abiti tradizionali sopra i vestiti tecnici. Lidia Huayllas, leader del gruppo, ha raccontato successivamente che per anni, ogni volta che un cliente tornava felice dopo aver scalato la vetta, chiedeva a lei e alle sue compagne: E voi? Avete già scalato qualche cima? Così, anno dopo anno, è cresciuta la curiosità di scoprire come ci si arrivasse, su quella vetta.
Ma non si sono fermate lì: in quel momento è nato il gruppo delle Cholitas Escaladoras de Bolivia, con l’obiettivo di scalare tutte le montagne più alte del Paese.

E’ la salita all’Aconcagua, in Argentina, che segna però il momento di riscatto definitivo: la vetta più alta del continente, simbolo che anche una donna indigena può farsi strada tra le “stelle che brillano di notte e il silenzio delle altezze”, per perseguire il proprio sogno e per lanciare un messaggio. Lidia Huayllas racconta ancora che vorrebbe che la loro storia fosse d’esempio per tutte le donne della Bolivia, e non solo per le cholitas. Il suo sogno adesso è che sempre più donne in Bolivia diventino professioniste in tutti i settori, e che abbiano un peso sempre maggiore nella società.

Il documentario Cholitas, diretto da Jaime Murciego e Pablo Iraburu per la Arena Comunicación Audiovisual, e che racconta l’impresa dell’Aconcagua, ha vinto numerosi premi, compresi il premio del Pubblico, il premio Solidarietà e il premio Pace e Diritti Umani alla 68° edizione del Trento Film Festival, e sta raccontando a tutto il mondo questa storia di riscatto e libertà.

Note:
Le foto sono liberamente concesse e scaricabili dal sito ufficiale Cholitas Film
Leggi anche il nostro diario di viaggio in Bolivia parte 1 e parte 2

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